L’HPV: Papilloma Virus umano nel maschio

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L’infezione genitale da papilloma virus umano (HPV) è una delle malattie sessualmente trasmissibile più comuni, tuttavia, degli oltre 40 ceppi del virus esistenti solo una modesta parte comporta infezioni che potenzialmente possono evolvere in quadri più complessi. Il virus non è riconoscibile negli uomini che non manifestano sintomi e può restare silente per molto tempo prima di provocare i segni della malattia

Il virus si diffonde attraverso il contatto diretto della pelle dell’area genitale; questo può avvenire durante un rapporto vaginale, anale, per contatto mani-genitali anche senza penetrazione e seppur raramente anche durante il rapporto orale. Il virus non si può naturalmente trasmettere con il contatto con i sanitari tuttavia è trasmissibile anche con l’uso del preservativo se pur questo diminuisca drasticamente il rischio di contagio e con lo scambio di giocattoli sessuali. Si stima che nella sola Italia ci siano circa 600.000 nuovi casi di HPV ogni anno e che circa l’80% degli individui venga a contatto con il virus nel corso della propria vita tuttavia, se l’infezione persiste, nel 5-10 % dei casi, si registra un alto rischio di sviluppare lesioni pretumorali a livello del collo dell’utero, e negli uomini, dell’ano, del pene o del distretto orofaringeo.. La manifestazione tipica dell’HPV è rappresentata da lesioni della cute e delle mucose chiamate condilomi o verruche. Conosciuto anche come il virus responsabile del tumore dell’utero nella donna, l’HPV infetta anche l’uomo, ed anche nell’uomo può causare alcuni tumori come quello del pene, del ano e anche quello dell’orofaringe.  La mancanza di esami di screening come il PAP test nelle donne e l’assenza spesso di manifestazioni cliniche, rendono molto difficile nell’uomo il riscontro dell’infezione. Per la diagnosi è fondamentale un’accurata visita medica e, in alcuni casi, esami specialistici. Nel caso in cui la malattia sia evidente per la comparsa dei condilomi, queste lesioni vengono tolte attraverso l’impiego di sostanze fredde (crioterapia), oppure con la laser terapia o la rimozione chirurgica. Lo sviluppo tuttavia di lesioni tumorali costringe ad interventi più radicali con controlli medici molto più stretti.

 

Cosa fare per tutelarsi dall’infezione da HPV?

La vera cura sta nella prevenzione. Anzitutto rapporti sessuali protetti con un corretto uso del preservativo oltre ad una igiene intima accurata dopo il rapporto con eventuale minzione. Inoltre oggi sono disponibili in commercio due vaccini contro le infezioni da HPV altamente efficaci che prevengono l’infezione.  Il vaccino quadrivalente con i 4 sierotipi è l’unico ad offrire una protezione contro le lesioni non tumorali, i condilomi genitali causati dai tipi HPV 6 e 11, ed è anche l’unico a essere indicato anche per gli uomini. In Italia la vaccinazione anti-HPV è offerta gratuitamente alle ragazze nel dodicesimo anno di età; in molte Regioni la gratuità viene mantenuta fino al 18° compleanno. Nei soggetti di sesso maschile la vaccinazione può essere consigliata dai 9 ai 26 anni di età ed alcune Regioni offrono la vaccinazione a un prezzo agevolato anche ai uomini.

 

Prevenire come sempre, è meglio che curare. Rivolgetevi al vostro andrologo di fiducia per maggiori informazioni.

 

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