Riassegnazione chirurgica di sesso: report sulla soddisfazione sessuale delle donne transgender.

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I pazienti male-to-female che si sottopongono alla riassegnazione chirurgica di sesso chiedono tra le prime domande nelle visite preoperatorie quale sarà l’impatto della chirurgia sulla possibilità di recuperare l’orgasmo. Recentemente le società scientifiche hanno redatto un report della soddisfazione sessuale inerente il neo-clitoride.

Gli step chirurgici della riassegnazione di sesso in senso femminile prevedono la vaginoplastica con l’ottenimento del neo-clitoride dal modellamento chirurgico del glande, più tessuto del glande viene conservato e più vengono rispettate le strutture vascolo-nervose, più il paziente avrà l’opportunità di recuperare precocemente e totalmente la funzionalità sessuale di tale apparato.

Solo recentemente la letteratura si è concentrata nell’analisi della funzionalità del neo-clitoride in termini di sensibilità e capacità di ottenere l’orgasmo analizzando circa 120 pazienti per un periodo di 37 mesi.

Alle pazienti è stato applicato un sensore sul neo-clitoride con la capacità di inviare stimoli, la totalità delle pazienti riportava una sensibilità definita “buona” agli stimoli tattili mentre l’86% ha riportato capacità di raggiungere l’orgasmo, il 4,5% delle pazienti non aveva ancora recuperato tale capacità mentre le restanti affermavano di non aver ancora provato.

È stato inoltre rilevato che eventuali complicanze intra e post operatorie non influiscono sulla capacità di recupero dell’orgasmo mentre un grosso fattore che inficia sul recupero è la capacità pre-operatoria di ottenere un orgasmo.

In futuro sarà utile uno studio preoperatorio della funzionalità orgasmica dei pazienti in modo da fornire il massimo del counseling a coloro che affronteranno un così delicato e complesso intervento.

Fonte:

The Journal of Sexual Medicine

 

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