INTRODUZIONE
La cistite è un’infiammazione della vescica, organo dedicato alla raccolta dell’urina. Nella maggior parte dei casi la causa dell’infiammazione è un’infezione che coinvolge l’urotelio, il tessuto che riveste internamente le vie urinarie. Si calcola che almeno il 25% delle donne ne soffra. Occasionalmente interessa le donne in età prepuberale ma l’incidenza aumenta nella tarda adolescenza e durante la II-IV decade dieta. Nei soggetti molto giovani tale patologia è sottesa da anomalie funzionali anatomiche che possono predisporne l’insorgenza.
La tipologia e a gravità dipendono dall’età sesso e condizioni generali dell’individuo che ne è affetto.
Vengono classificate in:
- cistiti non complicate
- cistiti complicate: quando sono
FATTORI DI RISCHIO
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I fattori di rischio includono:
- non corretto igiene intimo;
- attività sessuale promiscua e frequente;
- disturbi funzionali della vescica ;
- ostruzione al flusso urinario;
- inadeguato introito idrico;
- utilizzo di spermicidi;
- deprivazione estrogenica;
- cateterizzazione;
- incontinenza urinaria;
- incontinenza fecale;
- importanti residui vescicali post minzionali
SINTOMI
La modalità di presentazione della cistite è estremamente variabile e solitamente si appalesa con i sintomi delle basse vie urinarie (LUTS) prevalentemente a carico della fase di riempimento vescicale, disuria, stranguria (bruciore minzionale), aumentata frequenza minzionale diurna (pollachiuria) e notturna associata o meno ad urgenza minzionale (ossia il bisogno impellente, inderogabile di mingere). In alcuni casi possono essere presenti febbre, senso di dolore sovrapubico, urine maleodoranti, di colore torbido ed ematuria, ossia la presenza di sangue nelle urine. Tali sintomi possono presentarsi da soli nel 50% dei casi ed in associazione nel 90% dei casi.
FATTORI EZIOLOGICI
:
I batteri rappresentano la causa principale della cistite non complicata.
Nella donna i microrganismi implicati sono:
- Eschirichia Coli: rappresenta l’agente eziologico preponderante ( dal 75% al 90%);
- Staphilococcus Saprofiticus: organismo commensale della cute è la seconda causa di cistite acuta (10-20%);
- Klebsiella, Proteus, Enterococcus: molto più rari.
Nell’uomo E. Coli e altre enterobatteriacee sono la causa più frequente.
DIGNOSI
La clinica ed una corretta raccolta anamnestica sono essenziali per un coretto inquadramento diagnostico.
Le indagini di laboratorio come l’esame urine con urinocoltura ed eventuale antibiogramma consentono nella maggior parte dei casi di condurre ad una diagnosi definitiva (piuria, batteriuria ed occasionalmente. ematuria).
L’esame urine e lo studio del sedimento è utile per fare diagnosi: segni indiretti di batteriuria ed piuria sono rispettivamente la presenza di nitriti e la esterasi leucocitaria.
L’ urinocoltura rappresenta il gold standard per l’identificazione dell’agente patogeno contando le colonie batteriche presenti nel campione: nei pazienti asintomatici la presenza di 10¹ cfu/ml è diagnostica per infezione.
DIAGNOSI DIFFERENZIALE
La cistite deve essere posta in diagnosi differenziale con alcune patologie che possono mimarne la sintomatologia:
- Vaginiti;
- Infezioni uretrali causate da patogeni sessualmente trasmessi (N. Gonorreae, Chlamydia, Herpes Simplex)
- Allergie a prodotti cosmetici ed irritanti.
TRATTAMENTO
Terapia antiobiotica: viene scelta in base al patogeno scatenante l’infezione. Qualora l’urinocoltura non fosse disponibile è indicata una terapia ad ampio spettro. La terapia antibiotica può essere somministrata in una unica dose (monosomministrazione) o più somministrazioni per più giorni. La scomparsa dei sintomi dopo 24-36 ore dalla somministrazione della terapia non deve trarre in inganno il Paziente. E’ necessario proseguire la terapia per tutta la durata del trattamento onde evitare la selezione di resistenze batteriche.
Gli antibiotici più utilizzati sono quelli appartenenti alla classe dei fluorochinolonici (levofloxacina, ciprofloxacina, norfloxacina, fleroxacina, ecc..). Minor efficacia hanno il trimetropim/sulfametossazolo, gli antibiotici Beta-lattamici e la nitrofurantoina per i quali si richiede una maggiore durata del trattamento.
È possibile e opportuno preferire terapie differenziate e ottimizzate per l’uomo e per la donna. È fondamentale scegliere un antibiotico che associ all’efficacia terapeutica il rispetto della flora batterica vaginale che è la difesa naturale contro l’acquisizione di un’infezione urinaria
Fitoterapia: Utilizzati molto spesso in associazione all’ antibiotico terapia. Tali sostanze hanno proprietà diuretiche, disinfettanti, antibatteriche e lenitive delle basse vie urinarie. Nella cistite acuta particolarmente impiegati sono il Cranberry per le sue proprietà anticolibacillari e l’Uva Ursina per le sue proprietà antisettiche e batteriostatiche.
Adeguata idratazione: bere almeno 1.5-2L di acqua al giorno consente di
Ridurre i fattori predisponenti (vedi sopra)
FAQ
da qualche tempo averto uno sgradevole odore nelle urine associato a bruciore. Dopo aver urinato sento la necessità di andare più volte al giorno, ma la qualità di urina che produco è minima ( qualche goccia). Come mi devo comportare?
la presenza di urine maleodoranti associate a sintomi delle basse vie urinare della fase di riempimento (stranguria ossia dolore alla minzione) sono sintomo e segno di una cistite in atto. La presenza inoltre di aumentata frequenza minzionale diurna ( pollachiuria) è dovuta allo stato infiammatorio della vescica. Per tale motivo sarebbe utile l’esecuzione di un esame urine con urinocoltura ed eventuale antibiogramma.
da martedì soffro di cistite. Il mio medico mi ha consigliato una terapia antibiotica associata ad un integratore naturale a base di mirtillo rosso. Dopo un giorno dall’assunzione del farmaco sto molto meglio. Posso sospendere la terapia antibiotica?
la terapia antibiotica, anche con la repentina scomparsa dei sintomi già dalle prime somministrazioni, DEVE essere proseguita per tutta la durata dell’impostato trattamento al fine di consentire una corretta attività battericida senza il rischio di selezionare ceppi resistenti.
Questa notte mi sono svegliata più di una volta perché. Ehm come dire.. Mi stavo quasi facendo la pipì letto! Da lì ho continuato tutta notte a fare avanti e indietro dal bagno.. Ho un peso sul basso ventre.. Come quando stai trattenendo la pipì da molto tempo, quando la faccio brucia da morire e ho perdite rosastre di sangue. Come mi devo comportare?
il quadro clinico da lei descritto è riferibile ad un episodio di cistite acuta. Un esame urine con urinocoltura ed eventuale antibiogramma risulterebbe utile per l’identificazione del problema e consentirebbe l’impostazione di una terapia mirata.
quali sono gli accorgimenti che posso utilizzare per evitare l’insorgenza della cistite?
una corretta igiene personale con prodotti adatti e un sano stile di vita sono il primo passo per evitare l’ insorgenza di questa patologia. In particolare è importante bere molta acqua in modo da eliminare le possibili colonie batteriche che si annidano a livello uretrale.