Epididimite

Definizione

L’epididimite è una condizione patologica nella quale si osserva l’infiammazione dell’epididimo. I segni clinici presentati possono variare da un grado di dolore medio a una condizione molto dolorosa.
Il dolore e gonfiore sono i segni e sintomi più comuni. I maschi di ogni età possono avere l’epididimite, ma generalmente la fascia d’età più colpita è quella degli uomini tra i 20 e 39 anni. Se la condizione si estende dall’epididimo al testicolo, la condizione risultante è nota come epididimo-orchite. Segni, sintomi e le opzioni di trattamento sono fondamentalmente gli stessi come lo sono per l’epididimite. Se non trattata tempestivamente, questa infezione può cronicizzare e in questo caso si parlerà di epididimite cronica.
L’epididimite cronica è una forma di epididimite che perdura nonostante sia stato operato un primo trattamento. Solitamente si rende necessario un secondo, e più lungo, ciclo di cura. L’epididimite cronica è caratterizzata dall’infiammazione anche in assenza di infezione. Questa condizione può evolversi anche in assenza delle cause sopra citate. Si ritiene che la condizione di ipersensibilità di talune strutture, come i nervi e i muscoli, possa causare o contribuire all’epididimite cronica.

Cause e fattori di rischio

L’epididimite è spesso causata da un’infezione batterica secondaria scatenata da una varietà di fattori predisponenti. Alcuni casi di epididimite sono caratterizzati dalla presenza di un’infiammazione in assenza di infezione, chiamata epididimite abatterica. Le cause possono comprendere:

  • Malattie sessualmente trasmesse
    causa più frequente nei soggetti giovani, spesso questa infezione è associata a malattie sessualmente trasmissibili e gli agenti eziologici più comuni comprendono Chlamidia (responsabile del 50-60% dei casi) e la gonorrea. Questi batteri che si trovano usualmente nel tratto posteriore dell’uretra, risalgono il canale urinario fino a giungere alle strutture dell’apparato riproduttivo. Queste infezioni sono ovviamente più frequenti in persone con comportamenti a rischio come avere rapporti sessuali non protetti.
  • L’ostruzioni urinarie
    causa più frequente in pazienti adulti o anziani. L’ipertrofia prostatica benigna o le stenosi uretrali possono determinare reflusso di germi nelle vie seminali e causare quindi epididimiti
  • Infezioni delle vie urinarie
    Per uomini e ragazzi che hanno avuto infezioni del tratto urinario o infezioni della prostata, i batteri possono diffondersi dal sito infetto fino all’epididimo. Raramente, l’epididimite è causata da una infezione fungina.
  • Altre infezioni
    alcune malattie infettive più rare come la tubercolosi o la sifilide si possono palesare con epididimite
  • Interventi chirurgici o procedure diagnostiche sulle vie urinarie
    precedenti interventi all’apparato genito-urinario come la prostatectomia, procedure endoscopiche sull’apparato urinario o l’utilizzo di cateteri urinari
  • Intenso sforzo fisico
    Un reflusso di urina nel vaso deferente può causare un’epididimite di origine chimica. Questo reflusso può essere causato, per esempio, da uno sforzo fisico come il sollevamento di pesi.
  • Cause farmacologiche
    Il farmaco Amiodarone per il cuore. In alcuni casi, questo farmaco anti-aritmico causa l’infiammazione dell’epididimo.

Sintomi

I sintomi tipici della epididimite possono includere:

  • Gonfiore allo scroto, spesso associato con una massa dolente e palpabile a ridosso del testicolo
  • Dolore al testicolo di solito su un lato,il dolore può peggiorare quando si ha un movimento intestinale
  • Minzione dolorosa o un bisogno urgente e frequente di urinare
  • Rapporti dolorosi
  • Brividi e febbre
  • Ingrossamento dei linfonodi a livello inguinale (linfonodi inguinali)
  • Dolore o fastidio nel basso addome o zona pelvica
  • Emospermia (presenza di sangue nel liquido seminale)
    Segni e sintomi di epididimite di solito si sviluppano nel corso di un giorno o due e migliorano con il trattamento. Mai ignorare il dolore o gonfiore scrotale. Se non trattata, un’epididimite acuta può dare diverse complicazioni che includono: epididimite cronica, formazione di ascessi, danni permanenti dell’epididimo e del testicolo che possono anche portare a una situazione di infertilità e infezioni che possono diffondersi ad altri organi o apparati del corpo umano. In talune occasioni, questa infezione può portare alla formazione di un ascesso scrotale.
    Talvolta l’epididimite può essere difficile da distinguere dalla torsione del testicolo, in caso di improvvisa insorgenza di dolore scrotale si consiglia di recarsi da un medico per un controllo.

Diagnosi

Spesso un buon esame obiettivo può essere sufficiente per fare diagnosi. Il medico farà un esame fisico, che può rivelare linfonodi ingrossati nell’inguine e un testicolo allargato sul lato interessato. Il medico può anche fare un esame rettale per verificare la presenza di allargamento o infiammazione della prostata.
Altri test che il medico potrebbe ordinare comprendono:

  • Ecografia scrotale. In caso di epididimite si osserverà la distensione dell’epididimo e talvolta una raccolta di fluido all’interno dello scroto (idrocele reattivo). Questo test è molto utile per escludere condizioni più gravi come la torsione del testicolo o per verificare la presenza di complicanze come per esempio la formazione di ascessi
  • Esami colturali. L’esecuzione di una coltura urinaria o del liquido seminale può essere molto utile nell’identificare il germe responsabile dell’infezione

Diversi test si rendono necessari per distinguere un’epididimite cronica da una serie di altri eventi clinici che possono causare un costante dolore al livello della sacca scrotale. Queste patologie includono: tumore del testicolo, allargamento delle vene scrotali (varicocele), o una ciste situata all’interno dell’epididimo. Inoltre i nervi dell’area scrotale sono connessi ai rami superiori dell’addome, e spesso il paziente riferisce dolori riconducibili a un’ernia (vedi: dolore riferito). Alcuni test utili per la diagnosi includono un esame diretto della morfologia del testicolo e l’utilizzo di ultrasuoni. È consigliabile quindi un consulto da un
urologo.

Terapia

Il trattamento dell’epididimite è prevalentemente medico. Consiste nel riposo a letto, elevazione scrotale, analgesici e terapia antimicrobica per 7-10 giorni. In caso si presenti con febbre alta può essere necessario il ricovero.
Bisogna essere sicuri di prendere l’intero ciclo di antibiotici prescritti dal medico, anche se ci si può sentire meglio in due o tre giorni dopo l’avvio del trattamento. Quando il ciclo di cure è terminato, è buona norma tornare dal medico per controllare che l’infezione sia stata debellata.
Nella maggior parte dei casi, i sintomi migliorano dopo pochi giorni di antibiotici. Se i sintomi non migliorano come previsto, il medico può provare un altro antibiotico. Se i sintomi continuano a non migliorare, il medico può fare ulteriori esami per determinare se l’epididimite è causata da qualcosa di diverso da una infezione batterica.
Gli esami colturali sono importanti per stabilire se la terapia è adeguata.
Raramente è richiesto un trattamento chirurgico, che si renderà necessario in caso di un ascesso, di un piocele o di un infarto testicolare.
In caso di epididimite cronica o di epididimiti ricorrenti, può essere presa in considerazione la legatura del deferente (vasectomia). Talvolta, l’epididimite cronica richiede una rimozione dell’epididimo (epididimectomia) per la risoluzione dei sintomi, sebbene in alcuni pazienti possa persistere un forte disagio
Il trattamento dell’epididimite non batterica è simile, salvo per il fatto che la terapia antimicrobica non è efficace.

FAQ


Quali sono i tempi di guargione dall’epididimite?

Piuttosto lunghi, la terapia antibiotica può richiedere anche 15 giorni e spesso i pazienti possono lamentare una dolenzia per molti giorni dopo la fine del trattamento. Si consiglia comunque una visita al termine del trattamento, per verificare se ulteriori cicli di antibiotico sono richiesti.

Quali sono le conseguenze dell’epididimite?

L’epididimite generalmente guarisce completamente se trattata efficacemente. Il trattamento antibiotico di solito deve essere protratto per almeno 10-14 giorni e si basa sull’utilizzo di fluorochinolonici come la ciprofloxacina o di tetracicline come la doxiciclina. Tuttavia, può comportare delle complicanze sgradevoli se sottovalutata, quali la formazione di un ascesso o infertilità. Si consiglia sempre di completare il ciclo antibiotico prescritto e farsi rivedere da un medico a fine del trattamento. Qualora non dovesse guarire completamente può portare allo sviluppo di una epididimite cronica, condizione di difficile trattamento.

Come posso sapere di avere una epididimite?

Generalmente si presenta come un dolore a progressiva comparsa che raggiunge la sua massima intensità in circa due giorni. Spesso si associa ad un arrossamento della cute scrotale e a una massa palpabile bello scroto. Si consiglia in ogni caso una visita medica tempestiva in quanto sintomi simili possono essere causati da patologie più pericolose, come la torsione del testicolo.

L’epididimite può compromettere la fertilità?

L’epididimite potrebbe determinare un danno alla fertilità del paziente. Questo avviene in quanto l’infezione può determinare processi cicatriziali del dotto deferente e determinarne una ostruzione. Qualora sussista questo dubbio, si consiglia l’esecuzione di uno spermiogramma.

Come si può prevenire questa infezione?

Si consigliano sempre rapporti sessuali protetti in quanto nella maggior parte dei casi nei soggetti giovani, le malattie sessualmente trasmesse sono l’agente eziologico responsabile