Alti valori di pressione arteriosa misurati a livello dell’aorta sono associati ad un aumentato rischio di eventi cardiovascolari negli uomini con disfunzione erettile (DE), affermano dei ricercatori dell’Università di Atene.
“Data l’evidenza di un’associazione tra disfunzione erettile e di eventi avversi cardiovascolari, il risultato principale dello studio suggerisce che una parte di questo effetto potrebbe essere mediato attraverso l’aumento della pressione arteriosa misurata a livello dell’aorta”, afferma il Dr. Vlachopoulos. “Farmaci che possono ridurre le pressioni centrali potrebbero alleviare il rischio di impotenza”
Infatti, per ogni aumento di 10 mmHg della pressione sistolica aortica si riscontrava un aumento del rischio del 6,2% di eventi cardiovascolari (ictus, infarto, ecc).
Le implicazioni cliniche di questi risultati derivano dall’alta prevalenza di disfunzione erettile, dall’associazione della disfunzione erettile con la malattia coronarica asintomatica, e dal rischio indipendente per i futuri eventi cardiovascolari che la disfunzione erettile porta di per sé.
Tali pazienti possono richiedere una valutazione completa per rivelare la presenza di una cardiopatia ischemica occulta e sono candidati per una migliore gestione dei fattori di rischio ai fini di ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.
Farmaci come gli inibitori delle fosfodiesterasi-5 (PDE-5) (sildenafil, tadalafil, vardenafil e avanafil), che rappresentano la terapia di prima linea per la maggior parte degli uomini con disfunzione erettile, diminuiscono le pressioni centrali.
“Per tale motivo è importante prendere in considerazione che il trattamento della disfunzione erettile con inibitori PDE-5 può anche ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.”