Dieta ed Infertilità maschile
I recenti studi dimostano che la dieta e lo stile di vita giocano un ruolo importante nelle funzioni dell’apparato sessuale maschile e in particolare nella spermatogenesi. Purtroppo al giorno d’oggi la quantità di studi scientifici su grandi numeri, seri e ben condotti in merito a questo argomento è molto scarsa. E’ oramai risaputo che l’obesità e una dieta ricca di grassi danneggia la struttura fisica e molecolare degli spermatozoi, però è altrettanto vero che persone “sottopeso” hanno una maggiore probabilità di essere infertili. Probabilmente ciò è dovuto ad un inadeguato apporto di elementi nutritivi, tra cui antiossidanti, che spiegherebbero l’alterata spermatogenesi. Ma entriamo un po’ più nel dettaglio.
Quasi tutti gli studi concordano che diete con
elevato consumo di 1) frutta e verdura, 2) pesce, 3) pollo, 4) pane e/o prodotti integrali, 5) prodotti a basso contenuto di grassi ( i cosiddetti “low-fat products”)
e ridotto consumo di 1) carne, 2) cibi già processati e preconfezionati, 3) dolci e caramelle, 4) prodotti ad alto contenuto di grassi
sono in grado di migliorare la qualità del liquido seminale.
Il latte con basso contenuto di grassi potrebbe migliorare la qualità del seme provocando un innalzamento dei livelli di insulina e IGF-1 che sono stati dimostrati migliorare sia la spermatogenesi che la qualità del seme.
Elevato consumo di pesce fresco sembra migliorare la concentrazione e la morfologia degli spermatozoi, e questo sarebbe dovuto molto probabilmente alla elevata quantità di acidi grassi a catena lunga omega-3. Infatti la membrana degli spermatozoi durante la maturazione ha elevatissime quantità di omega-3 il che significa che i testicoli durante la spermatogenesi hanno un elevato metabolismo di questi acidi grassi, per cui l’intake di pesce (principalmente fresco, e principalmente tonno, sardine, salmone, anguilla e sgombro) potrebbe apportare dei miglioramenti nei parametri del liquido seminale.
Frutta e verdura sono ricche di antiossidanti come Vitamina C, Vitamina E, beta-carotene e tanti altri, i quali riducono la quantità di radicali libero dell’ossigeno che sono fortemente dannosi per la spermatogenesi.
Le diete ricche ad alto contenuto di grassi sono da evitare perché comportano un aumento del numero e delle dimensioni degli adipociti, all’interno dei quali è presente un’enzima che trasforma il testosterone in estrogeni. Persone con un elevato indice di massa corporea (BMI) hanno un elevato tasso di conversione del testosterone in estrogeni ed è stato dimostrato che questi ultimi hanno un deleterio effetto sulla speramtogenesi.
In conclusione ancora oggi abbiamo bisogno di molti studi che si focalizzino sul ruolo della dieta nell’infertilità maschile, ma sebbene ciò possiamo affermare con relativa certezza che una dieta sana è in grado di apportare miglioramenti nei parametri del liquido seminale.
- Mendiola J, Torres-Cantero AM, Moreno-Grau JM, et al. Food intake and its relationship with semen quality: a case-control study. Fertil Steril. 2009;91:812–818.
- Afeiche MC, Bridges ND, Williams PL, et al. Dairy intake and semen quality among men attending a fertility clinic [published online March 14, 2014]. Fertil Steril. 14;101:1280.e2–1287.e2.
- Mora-Esteves C, Shin D. Nutrient supplementation: improving male fertility fourfold. Semin Reprod Med. 2013;31:293–300.
- Hammoud AO, Gibson M, Peterson CM, et al. Obesity and male reproductive potential. J Andrology. 2006;27:619–626.
Un articolo utile e interessante, tutto ciò che possa favorire la spermatogenesi e la fecondazione per vie naturali deve essere provato e rispettato dalla coppia, prima di entrare in calcoli statistici e cercare affannosamente risposte ormonali. Bravo