Incontinenza urinaria post-chirurgica

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LE STRATEGIE CHIRURGICHE 1: GLI AGENTI VOLUMINIZZANTI
Dott. Giovanni Cacciamani

INTRODUZIONE
L’incontinenza urinaria dopo prostatectomia radicale o dopo resezione endoscopica di prostata (TURP) ha un elevatissimo impatto sulla qualità della vita dell’uomo che, costretto ad utilizzare presidi come assorbenti od altro, si trova in una condizione di inadeguatezza che molte volte va a limitare la vita sociale e con i propri affetti rappresentando un problema estremamente rilevante in termini di qualità di vita, rapporto medico-paziente e costi socio sanitari.

Con l’intervento di prostatectomia radicale si asporta totalmente la prostata eliminando anche quella parte di uretra importante per la continenza.
Chi ha subìto quindi questo tipo di intervento ha dunque un tratto di sfintere “meno rappresentato” ed a volte non risulta adeguato a mantenere piena la vescica e bloccare la fuoriuscita di urina.

La ripresa della continenza dopo prostatectomia radicale ha una tempistica estremamente variabile e avviene per gradi: all’ inizio il Paziente sarà in grado di trattenerne l’urina prima da sdraiato, poi seduto, successivamente in piedi e alla fine anche sotto sforzo.
Se pensiamo però che tale condizione persiste anche a 12 mesi dall’ intervento e la incidenza varia dal 4-31% per le robotiche e più elevati per le operazioni a cielo aperto , tenendo presente che in America annualmente vengono eseguite 90.000 procedure ci si rende conto che si viene a delineare un problema non di certo marginale.
Quando la terapia riabilitativa fallisce ci si può avvalere di alcune strategie: gli agenti voluminizzanti, le Sling e i sistemi di compressione uretrale.

AGENTI VOLUMINIZZANTI
Gli agenti voluminizzanti sono sostanze che vengono iniettate a livello periuretrale o in prossimità del collo uretrale (zona di congiunzione tra vescica e uretra) aumentando il turgore del tessuto, il conseguente restringimento del lume e di fatto le resistenze al flusso urinario.
Diversi nel corso degli anni sono stati gli agenti voluminizzanti proposti in commercio dal collagene bovino sino ad arrivare alle microsfere di silicone. Nella maggior parte dei casi gli impianti restano nella sede in cui vengono iniettati fin quando i fluidi corporei sostituiscono il gel veicolante e i fibroblasti dell’ospite successivamente depositano collagene attorno al materiale impiantato.
Tale trattamento viene eseguito in endoscopia in regime di Day Hospital. La procedura viene eseguita in anestesia generale. Prima di iniziale la procedura, lo specialista urologo riempie la vescica a metà con acqua o soluzione salina per visualizzare meglio l’area di impianto.

Durante la procedura, uno strumento ottico (cistoscopio), posto in l’uretra, viene utilizzato per consentire allo specialista urologo di visualizzare l’uretra e la vescica e quindi per iniettare l’agente voluminizzante nel sito adeguato. Lo strumento ottico quindi viene rimosso dopo l’iniezione e il trattamento è completato.

 

Uroblog_INCONTINENZA

La procedura viene eseguita in anestesia generale come una procedura day hospital, di solito in meno di 30 minuti

Effetti indesiderati della procedura:
Effetti indesiderati comuni di tale procedura comprendono infezioni urinarie, minzione dolorosa, difficoltà di minzione l’urina e la comparsa di una piccola quantità di sangue nelle urine. In taluni casi può rendersi necessario il posizionamento di un catetere urinario. Tali effetti sono da considerarsi solo temporanei

Vantaggi della procedura:
Viene eseguita in regime di Day Hospital. Tra le Tecniche utilizzate risulta essere quella meno invasiva. La maggior parte degli uomini possono tornare a casa lo stesso giorno. In alcuni casi, un ricovero in ospedale a discrezione dello specialista può essere indicato. La maggior parte degli uomini sono in grado di riprendere le normali attività o tornare al lavoro dopo meno di 24 ore.

Svantaggi della procedura:
Poiché le sostanze iniettate vengo sostituite e degradate sono necessari multipli e ripetuti trattamenti la cui scadenza sarà dettata dal tipo di agente voluminizzante utilizzato e dal grado di incontinenza del Paziente. Sono per tanto un trattamento palliativo a basso potenziale di cura e il cui effetto si riduce nel tempo.

 

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